Silvio
Benedicto Benedetto è nato il 21 marzo 1938 a Buenos Aires in
Argentina, dove ha studiato all´Accademia di Belle Arti: pittura,
incisione e scultura.
Sin
da piccolo affina la sua manualità e la sua capacità di lettura
dell´immagine, essendo nato in una famiglia d´arte; infatti pittori
e fotografi sono stati suo nonno, i suoi genitori, i suoi zii, suo
fratello e lo sono i suoi nipoti e sua figlia Flavia.
Un´intensa
attività in Argentina, dove, nel campo della pittura,
vince il primo premio alla Biennale Panamericana d´Arte Sacra e
realizza numerose mostre personali (tra le quali, di rilievo, quelle al
Museo Nacional de Tucumán); si occupa di fotografia (reportages
e gigantografie), e fa parte, in qualità di attore, del Teatro de
los Independientes. Si trasferisce negli anni `60, insieme a
Luisa Racanelli, in Italia. Soggiorna a Colombiera (Castelnuovo
Magra) e successivamente al Babuino a Roma.
Realizza
mostre personali in numerose e prestigiose gallerie (citiamo tra tante:
"Penelope", "Zanini" e "Nuova Pesa" di
Roma, "Bussola" di Torino, "De´ Foscherari" di
Bologna, "Gianferrari" di Milano). Espone ed è premiato
in rassegne nazionali ed internazionali. Nel 1964, stabilitosi
definitivamente a Roma, crea con Luisa, Diana e Davide Racanelli la
Galleria Due Mondi, che curerà le rassegne: "Prospettive",
"Immagini degli Anni `60: poesia e realtà" e "Artisti
Latinoamericani d´Avanguardia".
con
Luisa Racanelli
Buenos Aires 1959
La
Galleria sarà frequentata da noti personaggi latinoamericani :
pittori come Siqueiros, Berni, Urruchua, Castagnino, Alonso,
Guayasamin; scrittori tra cui Sabato, Asturias, Rafael Alberti; la
cantante Mercedes Sosa; il poeta Alvaro Yunque (che lo nomina membro
onorario dell´Accademia del
Lunfardo di Buenos
Aires); nonché da giovani argentini come Joaquin Sokolowicz, Hugo e
Delia Pereira, Elias Condal (con il quale organizza dibattiti
politici e crea le edizioni "Il Tucano"), Carlos Valles
(con il quale organizza spettacoli e seminari sul tango).
Sono
gli anni del dibattito sulla Nuova Figurazione e dell´amicizia
con Anna
e Vittorio Micozzi, Antonio Nori, Anna e Angelo Liberati,
Leonida Repaci, Mario Penelope, Lucia Torossi,
Titina e Alfio Di Bella, Giuseppe Mazzullo, Anna e Giuseppe
Mannino, Anna e Giuseppe Macrì, Dario Micacchi, Duilio Morosini,
Giorgio Di Genova e
con Renato Guttuso. Nel 1967 viaggia in Americalatina lavorando
in Ecuador e in Messico dove un suo murales, all´Università
di Guerrero, viene incendiato.
In
questo periodo Marta Traba scrive sul catalogo della Galleria d´Arte
Moderna di Colombia: "Silvio Benedetto è stato negli ultimi
tempi il caso scandalo della pittura latinoamericana,
contendente di Guayasamin, contestatore di Siqueiros, vincitore in
Messico di un abnorme murales".
Benedetto, Guayasamin,
Siqueiros e Cuevas, Messico 1968
A
Cuernavaca rimangono anche cento sue opere riunite in un museo a lui
intitolato (da ricordare in quest´ampia collezione i "Dialoghi":
Grande deposizione con Cristo del Mantegna, La fucilazione di
Goya nello studio, Il diluvio di Paolo Uccello). Tra la metà
degli anni `60 e gli inizi dei `70, realizza numerosissime incisioni
e litografie presso le stamperie " Il Torcoliere"
e "Il Feltro" di Roma, ed espone in diverse città europee:
alla "Junge Kunst" di Vienna; alla "Arte Moderna Italiana" di
Innsbruck, Norinberga, Praga, Wolfsbourg, Copenaghen, Brema,
Colonia, Liegi, Rotterdam, Parigi, Lione, Ginevra, Grenoble, Tolone
e Nizza; alla "Grafica Italiana" a Mosca.
Negli
anni `70 stringe amicizia con
Anna Lembo e Pierluigi Bellacci, e in Sicilia, dove
soggiorna a lungo, con le famiglie Liga, Toscani, Cuticchio,
Collisani, Badalamenti-Crimaldi e la famiglia Piazza. Inoltre
con Enzo Venezia, Salvatore Marrone,
Melchiorre Napolitano,
Giusi e Paola Pintacuda, Giacomo
con IgnazioButtitta,
Aspra 1970
Giardina, Ciccio Busacca,
Ignazio
Buttitta, Rosa
Balistreri e con Carlo Levi viaggia in diverse città
italiane presentando spettacoli, incontri, dibattiti. In Sardegna
realizza numerose manifestazioni artistiche con Angelo Liberati,
Antonio Moi, Mauro Deledda, Ausonio Tanda.
Nel
1973 la "Neüe Münchner Galerie" di Monaco di Baviera
edita e presenta la sua acquaforte "Desde Sicilia". Nell´incendio
del Palace Hotel di Mondello rimane distrutta la sua grande tela Ratto
di Santa Teresa. Sullo stesso tema resterà soltanto una cartella
di incisione con prefazione di Leonardo Sciascia. Presenta il
manifesto "Arte come azione nel contesto urbano" a Palermo nel
dicembre 1974, in occasione della sua installazione Uomo-Cristo
(struttura poliedrica di 33 mt. di altezza), nel centro della cittá,
facendo esplodere la polemica sull´opera ormai nota come Cristo
del Politeama. In questa occasione, a sostegno di Benedetto,
firmarono il Manifesto numerosi artisti e intellettuali tra cui:
Sebastian Matta,
Corrado Cagli, Bruno Zevi, Luigi Nono, Vittorio
Gelmetti, Leonardo Benevolo, Dario Fo, Nanni Loy, Titina Maselli,
Cesare Zavattini. Non meno clamorosa polemica fu quella con l´Arcivescovato
di Palermo: invitato a participare, presenta la sua Trilogia alla rassegna "Il
sacro nell´arte", sarà estromessa, dalla
esposizione al Palazzo
Arcivescovile, perché censurata. La Trilogia (Diluvio,
Processione e Tragedia Greca) sarà, immediatamente dopo,
presentata al pubblico da Antonio Collisani nella sua Galleria
"la Persiana" di Palermo.
il pittore Di Giovanni posa per il CristodelPoliteama
Autore,
regista, attore, scenografo, ha dato vita in Liguria nel 1975 al Festival
Internazionale di Teatro nelle Cinque Terre, per il quale crea
la statuetta Dioniso (oggi collezione Eduardo De Filippo,
con Eduardo De
Filippo e
Alida Giardina, Riomaggiore 1975
Rafael Alberti, Laurence Olivier). Nello stesso anno insieme ad
Alida Giardina fonda il Teatro Autonomo di Roma e nasce
un legame con Massimo e Marco Verdastro, Gloria e Riccardo Liberati,
Maurizio Mosetti,Carla Villagrossi, Stefano Jori, Gilberto Vitali, Eliana Pizzichi, Piero Macaluso,
Giorgia Piombini, Brunella Casolari, Carlo
Montesanti. Di
notevole successo suoi allestimenti, tra tanti: La donna
spezzata (Teatro Comunale di Savona), Ecuba
(Teatro Comunale di Carrara), La nave dei pazzi (Teatro
Bibiena di Mantova, Duomo di Monreale, Palazzo dei Consoli di Gubbio),
Lucrezia Borgia
(Festival di Taormina), Santa Teresa d´Avila (Festival "Les
Interieurs" di Parigi), Tango della morte (l´Alhambra,
Granada), La
Piramide e La
Notte di Madame Lucienne (Teatro Politecnico di Roma) La Visita (Festival
di Fécamp), Macbeth
(Festival "Memoire des Lycées" di Parigi; Villa
Medici di Roma), Marylin Monroe
con RafaélAlberti, 1975
"LaPiramide" Roma
(Teatro in Trastevere di Roma),
Roberta Stasera e Edipo e Follia (Teatro negli Appartamenti a Roma)
Racconti
medioevali
(Castello di Ventimiglia di Castelbuono). Giovanna
d´Arco e Intinerario-corpo sono suoi video-art nonché
perfomances realizzati con Eliana Pizzichi. (Silvio Benedetto in
diversi
allestimenti si è avvalso delle fotografie, di scena e
creative, nonché di grandi dipinti come elementi scenografici, di
Luisa Racanelli). Nel 1977 partecipa alla Quadriennale di Roma
presentando la "Trilogia".
una performance
Nel
1978 dà vita al Teatro del Vicolo a Palermo dove soggiorna
lungamente e dove avvia un rapporto di duratura amicizia con Michele
Perriera, Sara Patera, Angelo Faja, Anselmi, Giovanni Sollima, Franco Grasso, Piero Caldarera,
Pino Concialdi, Nino
Gennaro e i "Fufi", Francesco Romeo, Totò
Castagna e Calogero Gueli. All´Hotel Centrale di Palermo, presenta
la mostra personale della pittrice Olga Macaluso. Con lei, anche
attrice di prosa,
crea successivamente il Teatro Mediterraneo.
Nello
stesso anno il Comune di Campobello di Licata (Agrigento)
organizza una sua
grande
mostra. Da questo momento ad oggi si accrescerà un rapporto con
questo paese per il quale curerà, insieme ad Olga Macaluso, il
"Programma di rivitalizzazione del centro urbano". Le
famiglie Gueli, D'Asaro, Smiraglia, Falsone, Cammarata e Napoli sono
i forti rapporti amichevoli di questo periodo. Gli anni `80 lo vedono impegnato
infatti prevalentemente in questa
cittadina, nel progetto e nella realizzazione di piazze (imponendo
il suo personalissimo utilizzo della pietra), di monumenti bronzei,
nonché di una vasta opera murales.
Da
ricordare inoltre il suo murale di Riomaggiore (Spezia) presso il
Municipio, opera che conclude il lungo sodalizio di Benedetto con le
Cinque Terre, stretto grazie
ai suoi amici Silvana e Dario Capellini di Manarola.
In
Normandia nel 1988 il museo di Belle Arti di Fécamp allestisce una
sua ricca mostra personale.
Olga, Silvio, Tommaso
Altofonte, 1982
Nel 1992 il Palazzo dei Normanni a
Palermo ospita la sua prima grande mostra di scultura: La
Metafora della montagna. È l´anno dell´antologica di
fotografiaal Waddan di Agrigento e degli
"Incontro-immagine" al Fotogramma
di Roma. Sempre in quest´anno inizia la progettazione, insieme ad Olga
Macaluso, delle Valle delle Pietre Dipinte (110 massi
policromi dipinti in più facciate sulla Divina Commedia)
Nel
novembre del 1993 il suo dipinto Madonna, sole e bambini crea
un´inusitata polemica (seguita dalla stampa e dalla TV nazionale ed
internazionale), che impone impropriamente al dipinto il nome di
"Madonna incinta" (oggi a Ravanusa nella Parrocchia
Santa Maria di Fatima).
Come
direttore artistico dell´Associazione Culturale Colloqui
organizza con Olga Macaluso numerose mostre e dibattiti; crea spazi
espositivi come la "Camera verde" e la "Camera
marrone" per le attività piú svariate (ceramiche, fotografie,
cartoons, oggetti extraeuropei e della civiltà contadina, manifesti
ecc.)
Collaborano con essa: Claudio Benedetto e Madeleine Chevalier, Flavia
Benedetto, Angelo Pitrone, Giacomo Carioti, Luisa Racanelli, Silvia
Di Blasi e Adela Caldarella.
Ha
tenuto negli anni lezioni speciali, seminari e laboratori su:
regia teatrale, teatro e antropologia, teatro e psicoanalisi,
scenotecnica (Accademia d'Arte drammatica delle Calabrie, Rete
Bibliotecaria di Carrara, Comune di Gubbio, Teatro Pirandello di
Agrigento, Università degli Studenti stranieri di Parigi, Accademia
d´Arte Drammatica di Varsavia).
con
la figlia Flavia Canicattì,
anni '90
Nel
1995, per il Teatro Mediterraneo, cura la regia del Dioniso
d´Inverno
- spettacolo itinerante coinvolgente tutta la Città di
Campobello di Mazara (Trapani) - del quale è anche autore
(avvalendosi della collaborazione di Totò Cammarata per la
stesura del copione).
Inoltre
a Roma, per il Teatro negli Appartamenti, crea Lo specchio
di Mefistofele e Dr. Jekyll e Mr. Hyde, stravolgendo i ruoli
protagonisti al femminile, con l´interpretazione di Olga Macaluso.
Dialogo con Pierre Loüys,
fotografie
e disegni, è una sua mostra
presentata
all´Archimede di Roma con
una nota di Riccardo Reim. Alla Photogrammatica di Roma presenta le
sue fotografie "per la
trilogia del corpo".
Nell´estate
1996, per la Settimana Pirandelliana ad Agrigento, mette in
scena, per la sua regia, la Sagra del Signore della nave. Nell´anno successivo,
nella stessa città, alla Cappella Chiaramontana di San Francesco, Benedetto raccoglie
diversi suoi studi sulla Divina Commedia in una mostra intitolata: Io
non Enea, io non Paulo sono, presentata da Giovanni
Bonanno.
Realizza
inoltre, per la popolazione di Licata, la scultura Il frate di Pietrelcina e il murales La
Marcia degli angeli (come denuncia
contro la violenza ai bambini) a Campobello di Mazara (Trapani).
Nel
1998, per il Teatro Sottosopra di Roma, crea un´altra opera di
Teatro negli Appartamenti: Le stanze di Faust e viene
segnalato per il premio Ubu con la seguente motivazione: "Silvio
Benedetto, direttore del teatro negli appartamenti, per la
singolarità dell'esperienza che regge all'usura del tempo" (Moreno
Cerquetelli, dal Catalogo n. 21)
Invitato d´onore
alla Mostra "Raum!" alla Künstlerhaus di Vienna, espone
la sua installazione Via Scialoja 6 alla Künstlerhaus e
presenta una performance ispirata ancora all´opera goethiana (la
stessa installazione sarà proposta a Roma all´Area Domus nell´aprile
del 1999).
Per
il Comune di Palma di Montechiaro, cura insieme ad Olga Macaluso e Silvia Di Blasi,
il seminario Dal Macbeth di Shakespeare al
Macbeth di Ionesco e dà inizio al murales La Processione.
Sombras è una raccolta di disegni su Tina Modotti,
presentata da Claude Moliterni, per il Teatro 20º secolo di Roma.
Un´altra
trilogia (La presa delle terre, La miniera, La semina) viene
da lui realizzata per l´Auditorio del Centro Polivalente - dove
dipinge inoltre Micro-macrocosmo nell´intera balconata circolare
della torre dell´Osservatorio - a Campobello di Licata denominata
ormai "Città della creatività". Qui è attualmente
impegnato, sempre con la collaborazione di Olga Macaluso nelle
realizzazioni figurative e di Silvia Di Blasi nelle policromie
geometriche, nella ultimazione della Valle delle pietre dipinte;
nella progettazione delle porte in bronzo per il Municipio sul tema
dell´Odissea; nella realizzazione di grandi pannelli in
ceramica (con la collaborazione di Pino Concialdi) sul tema dell´Iliade.
A Riomaggiore viene inaugurato il suo murales "Il parco dell'uomo
tra mito e realtà" realizzato sulla facciata del Palazzo Municipale. Nella
stessa città, al Castello, presenta i suoi disegnidanteschi
e a Manarola, al circolo Curiel, i suoi disegni sul Messico.
A
Marino (Lazio), al Palazzo Colonna, presenta disegni e foto per La
Valle delle Pietre Dipinte, a cura del Comune. Nella piazza
principale della stessa città, proveniente da Mantova, Rovigo,
Milano e Verona, si espone la sua "LaPietra che
viaggia" suscitando grande polemica.
L´Assessorato
ai Beni Culturali Ambientali e alla pubblica Istruzione della Regione Siciliana ha recentemente
promosso l´iniziativa di allestire una grande Mostra Antologica dell´artista
affidandone la realizzazione alla Facoltà di Lettere e Filosofia
dell´Università di Palermo e della quale Giorgio Di Genova è il
curatore.
Sempre
per il Teatro negli Appartamenti (forma teatrale molto
singolare che Benedetto crea e porta con molto succeso in Italia dalla fine
degli anni 70`), nell´aprile del 1999 presenta Prenotazione
per l´Inferno (da Dante a Goethe), lo Specchio di
Mefistofele, Le Stanze di Faust (da Goethe a Lorca e
Borges).
Nel 2000 realizza una edizione commemorativa del Festival di
Teatro nelle Cinque Terre e, sempre per il Teatro negli Appartamenti, presenta Faust,
l'ultima porta. Di imminente pubblicazione, la sua raccolta
di poesie Conflitto
di luglio, il suo romanzo "fantastico" Portfolio,
e i suoi racconti dal titolo Tango Ligure.
con Olga, Silvia
e Riccardo
Castello di Riomaggiore
Nel
2001, insieme ad Olga Macaluso e a Silvia Di Blasi realizza,
all'Arsenale Marittimo Militare di La Spezia, il murales Tradizione Tecnologia Arte
e diverse sculture-assemblage nonchè una performance
nell'ambito della Smart.
Su
di lui in Italia, hanno scritto tra tanti: Luigi Carluccio,
Emilio
Garroni, Renato Guttuso, Rita Cirio, Antonello Trombadori, Leonardo
Benevolo, Enrico
Crispolti, Giorgio Di Genova, Marisa Volpi,
Dario Micacchi, Antonio Del Guercio,
Elio Mercuri, Antonio Collisani, Franco Arcangeli, Duilio Morosini,
Giacomo Carioti, Andrea Emiliani, Giuseppe Marchiori, Fabrizio Zampa,
Nico Garrone, Franco Grasso, Franco Cordelli, Lauretta
Colonelli, Marco Palladini, Piero Longo,
Gianpiero Castellotti, Renato Tomasino,
Claude Moliterni,
Umberto Silva, Italo Moscati, Umberto
Silva, Angelo Ceccarelli,
Calogero Gueli, Ferruccio
Battolini, Giovanni
Bonanno,
Salvatore Rizzo, Ghigo De Chiara, Dino Ales, Peter
Russel, Nico Garrone, Andrea Ciullo,
Tommaso Chiaretti, Rita Sala, Eduardo Castro, Guido Valdini, Delia
Parrinello, Andres Castellana,
Jean
Pierre Thibauda,
Sarà Patera, Giorgio Serafini, Matthieu Galeyarmelle
Heliot, Giorgio Prosperi, Umberto Artioli, Angelo Maria Ripellino, Michele Perriera, Riccardo Reim, Dacia Maraini,
Antonio Buttitta, Maurizio Calvesi, Andres Neumann, Andrea Luparia, Bruno Lavagnini, Mario De Micheli,
Dario Capellini, Aristide Rollandi, Corrado Maltese, Leonardo Sciascia.