1938

1971

      2001

  

 clicare qui per BREVI CENNI BIOGRAFICI 

 

 

Silvio Benedicto Benedetto è nato il 21 marzo 1938 a Buenos Aires in Argentina, dove ha studiato all´Accademia di Belle Arti: pittura, incisione e scultura.

Sin da piccolo affina la sua manualità e la sua capacità di lettura dell´immagine, essendo nato in una famiglia d´arte; infatti pittori e fotografi sono stati suo nonno, i suoi genitori, i suoi zii, suo fratello e lo sono i suoi nipoti e sua figlia Flavia.

Un´intensa attività in Argentina, dove, nel campo della pittura, vince il primo premio alla Biennale Panamericana d´Arte Sacra e realizza numerose mostre personali (tra le quali, di rilievo, quelle al Museo Nacional de Tucumán); si occupa di fotografia (reportages e gigantografie), e fa parte, in qualità di attore, del Teatro de los Independientes. Si trasferisce negli anni `60, insieme a Luisa Racanelli, in Italia. Soggiorna a Colombiera (Castelnuovo Magra) e successivamente al Babuino a Roma.

Realizza mostre personali in numerose e prestigiose gallerie (citiamo tra tante: "Penelope", "Zanini" e "Nuova Pesa" di Roma, "Bussola" di Torino, "De´ Foscherari" di Bologna, "Gianferrari" di Milano). Espone ed è premiato in rassegne nazionali ed internazionali. Nel 1964, stabilitosi definitivamente a Roma, crea con Luisa, Diana e Davide Racanelli la Galleria Due Mondi, che curerà le rassegne: "Prospettive", "Immagini degli Anni `60: poesia e realtà" e "Artisti Latinoamericani d´Avanguardia". 

con Luisa Racanelli 
Buenos Aires 1959

La Galleria sarà frequentata da noti personaggi latinoamericani : pittori come Siqueiros, Berni, Urruchua, Castagnino, Alonso, Guayasamin; scrittori tra cui Sabato, Asturias, Rafael Alberti; la cantante Mercedes Sosa; il poeta Alvaro Yunque (che lo nomina membro onorario dell´Accademia del 

Lunfardo di Buenos Aires); nonché da giovani argentini come Joaquin Sokolowicz, Hugo e Delia Pereira, Elias Condal (con il quale organizza dibattiti politici e crea le edizioni "Il Tucano"), Carlos Valles (con il quale organizza spettacoli e seminari sul tango).

Sono gli anni del dibattito sulla Nuova Figurazione e dell´amicizia con Anna e Vittorio Micozzi, Antonio Nori, Anna e Angelo Liberati,  Leonida Repaci, Mario Penelope, Lucia Torossi, Titina e Alfio Di Bella, Giuseppe Mazzullo, Anna e Giuseppe Mannino, Anna e Giuseppe Macrì, Dario Micacchi, Duilio Morosini, Giorgio Di Genova e con Renato Guttuso. Nel 1967 viaggia in Americalatina lavorando in Ecuador e in Messico dove un suo murales, all´Università di Guerrero, viene incendiato.
 

In questo periodo Marta Traba scrive sul catalogo della Galleria d´Arte Moderna di Colombia: "Silvio Benedetto è stato negli ultimi tempi il caso scandalo della pittura latinoamericana, contendente di Guayasamin, contestatore di Siqueiros, vincitore in Messico di un abnorme murales".

con Siqueiros

Benedetto, Guayasamin, Siqueiros e Cuevas, Messico 1968

A Cuernavaca rimangono anche cento sue opere riunite in un museo a lui intitolato (da ricordare in quest´ampia collezione i "Dialoghi": Grande deposizione con Cristo del Mantegna, La fucilazione di Goya nello studio, Il diluvio di Paolo Uccello). Tra la metà degli anni `60 e gli inizi dei `70, realizza numerosissime incisioni e litografie presso le stamperie " Il Torcoliere" e "Il Feltro" di Roma, ed espone in diverse città europee: alla "Junge Kunst" di Vienna; alla "Arte Moderna Italiana" di Innsbruck, Norinberga, Praga, Wolfsbourg, Copenaghen, Brema, Colonia, Liegi, Rotterdam, Parigi, Lione, Ginevra, Grenoble, Tolone e Nizza; alla "Grafica Italiana" a Mosca.

Negli anni `70 stringe amicizia con Anna Lembo e Pierluigi Bellacci, e  in Sicilia, dove soggiorna a lungo, con le famiglie Liga, Toscani, Cuticchio,  Collisani, Badalamenti-Crimaldi e la famiglia Piazza. Inoltre con Enzo Venezia, Salvatore Marrone, Melchiorre Napolitano,  Giusi e Paola Pintacuda, Giacomo 

con Ignazio Buttitta, Aspra 1970

Giardina,  Ciccio Busacca, Ignazio Buttitta, Rosa Balistreri e con Carlo Levi viaggia in diverse città italiane presentando spettacoli, incontri, dibattiti. In Sardegna realizza numerose  manifestazioni artistiche con Angelo Liberati, Antonio Moi, Mauro Deledda, Ausonio Tanda.
Nel 1973 la "Neüe Münchner Galerie" di Monaco di Baviera edita e presenta la sua acquaforte "Desde Sicilia". Nell´incendio del Palace Hotel di Mondello rimane distrutta la sua grande tela Ratto di Santa Teresa. Sullo stesso tema resterà soltanto una cartella di incisione con prefazione di Leonardo Sciascia. Presenta il manifesto "Arte come azione nel contesto urbano" a Palermo nel dicembre 1974, in occasione della sua installazione Uomo-Cristo (struttura poliedrica di 33 mt. di altezza), nel centro della cittá, facendo esplodere la polemica sull´opera ormai nota come Cristo del Politeama. In questa occasione, a sostegno di Benedetto, firmarono il Manifesto numerosi artisti e intellettuali tra cui: Sebastian Matta,

Corrado Cagli, Bruno Zevi, Luigi Nono, Vittorio Gelmetti, Leonardo Benevolo, Dario Fo, Nanni Loy, Titina Maselli, Cesare Zavattini. Non meno clamorosa polemica fu quella con l´Arcivescovato di Palermo: invitato a participare, presenta la sua Trilogia alla rassegna "Il sacro nell´arte", sarà estromessa, dalla esposizione al Palazzo Arcivescovile, perché censurata. La Trilogia (Diluvio, Processione e Tragedia Greca) sarà, immediatamente dopo, presentata al pubblico da Antonio Collisani nella sua Galleria "la Persiana" di Palermo.

il pittore Di Giovanni posa per il Cristo del Politeama

Autore, regista, attore, scenografo, ha dato vita in Liguria nel 1975 al Festival Internazionale di Teatro nelle Cinque Terre, per il quale crea la statuetta Dioniso (oggi collezione Eduardo De Filippo, 

PH. Alberto Caprani

con Eduardo De Filippo e  
Alida Giardina, 
Riomaggiore 1975

Rafael Alberti, Laurence Olivier). Nello stesso anno insieme ad Alida Giardina fonda  il Teatro Autonomo di Roma e nasce un legame con Massimo e Marco Verdastro, Gloria e Riccardo Liberati, Maurizio Mosetti,Carla Villagrossi, Stefano Jori, Gilberto Vitali, Eliana Pizzichi, Piero Macaluso, Giorgia Piombini, Brunella Casolari, Carlo 

Montesanti. Di notevole successo  suoi allestimenti, tra tanti: La donna spezzata (Teatro Comunale di Savona), Ecuba (Teatro Comunale di Carrara), La nave dei pazzi (Teatro Bibiena di Mantova, Duomo di Monreale, Palazzo dei Consoli di Gubbio), Lucrezia Borgia (Festival di Taormina), Santa Teresa d´Avila (Festival "Les Interieurs" di Parigi), Tango della morte (l´Alhambra, Granada), La Piramide e La Notte di Madame Lucienne (Teatro Politecnico di Roma) La Visita (Festival di Fécamp), Macbeth (Festival "Memoire des Lycées" di  Parigi; Villa Medici di Roma), Marylin Monroe  

con Rafaél Alberti, 1975

"La Piramide" Roma 

(Teatro in Trastevere di Roma), Roberta Stasera e Edipo e Follia (Teatro negli Appartamenti a Roma)  Racconti medioevali (Castello di Ventimiglia di Castelbuono). Giovanna d´Arco e Intinerario-corpo sono suoi video-art nonché perfomances realizzati con Eliana Pizzichi. (Silvio Benedetto in diversi 

allestimenti si è avvalso delle fotografie, di scena e creative, nonché di grandi dipinti come elementi scenografici, di Luisa Racanelli). Nel 1977 partecipa alla Quadriennale di Roma presentando la "Trilogia".

una performance

Nel 1978 dà vita al Teatro del Vicolo a Palermo dove soggiorna lungamente e dove avvia un rapporto di duratura amicizia con Michele Perriera, Sara Patera, Angelo Faja, Anselmi, Giovanni Sollima, Franco Grasso, Piero Caldarera, Pino Concialdi,  Nino Gennaro e i "Fufi", Francesco Romeo,   Totò Castagna e Calogero Gueli. All´Hotel Centrale di Palermo, presenta la mostra personale della pittrice Olga Macaluso. Con lei, anche attrice di prosa, crea successivamente il Teatro Mediterraneo.
Nello stesso anno il Comune di 
Campobello di Licata (Agrigento) organizza una sua 

grande mostra. Da questo momento ad oggi si accrescerà un rapporto con questo paese per il quale curerà, insieme ad Olga Macaluso, il "Programma di rivitalizzazione del centro urbano". Le famiglie Gueli, D'Asaro, Smiraglia, Falsone, Cammarata e Napoli sono i forti rapporti amichevoli di questo periodo.  Gli anni `80 lo vedono impegnato infatti prevalentemente in questa cittadina, nel progetto e nella realizzazione di piazze (imponendo il suo personalissimo utilizzo della pietra), di monumenti bronzei, nonché di una vasta opera murales.

Da ricordare inoltre il suo murale di Riomaggiore (Spezia) presso il Municipio, opera che conclude il lungo sodalizio di Benedetto con le Cinque Terre, stretto grazie ai suoi amici Silvana e Dario Capellini di Manarola.
In Normandia nel 1988 il museo di Belle Arti di Fécamp allestisce una sua ricca mostra personale.

Olga, Silvio, Tommaso Altofonte, 1982

 Nel 1992 il Palazzo dei Normanni a Palermo ospita la sua prima grande mostra di scultura: La Metafora della montagna.  È l´anno dell´antologica di fotografia  al Waddan di Agrigento e degli "Incontro-immagine" al Fotogramma di Roma. Sempre in quest´anno inizia la progettazione, insieme ad Olga Macaluso, delle Valle delle Pietre Dipinte (110 massi policromi dipinti in più facciate sulla Divina Commedia

Nel novembre del 1993 il suo dipinto Madonna, sole e bambini crea un´inusitata polemica (seguita dalla stampa e dalla TV nazionale ed internazionale), che impone impropriamente al dipinto il nome di "Madonna incinta" (oggi a Ravanusa nella Parrocchia Santa Maria di Fatima).

Come direttore artistico dell´Associazione Culturale Colloqui organizza con Olga Macaluso numerose mostre e dibattiti; crea spazi espositivi come la "Camera verde" e la "Camera marrone" per le attività piú svariate (ceramiche, fotografie, cartoons, oggetti  extraeuropei e della civiltà contadina, manifesti ecc.) Collaborano con essa: Claudio Benedetto e Madeleine Chevalier, Flavia Benedetto, Angelo Pitrone, Giacomo Carioti, Luisa Racanelli, Silvia Di Blasi e Adela Caldarella.

Ha tenuto  negli anni lezioni speciali, seminari e laboratori su: regia teatrale, teatro e antropologia, teatro e psicoanalisi, scenotecnica (Accademia d'Arte drammatica delle Calabrie, Rete Bibliotecaria di Carrara, Comune di Gubbio, Teatro Pirandello di Agrigento, Università degli Studenti stranieri di Parigi, Accademia d´Arte Drammatica di Varsavia). 

con Flavia

con la figlia Flavia
Canicattì, anni '90

Nel 1995, per il Teatro Mediterraneo, cura la regia del Dioniso d´Inverno - spettacolo itinerante coinvolgente tutta la Città di Campobello di Mazara (Trapani) - del quale è anche autore (avvalendosi della collaborazione di Totò Cammarata per la stesura del copione).

 

Inoltre a Roma, per il Teatro negli Appartamenti, crea Lo specchio di Mefistofele e Dr. Jekyll e Mr. Hyde, stravolgendo i ruoli protagonisti al femminile, con l´interpretazione di Olga Macaluso. 
Dialogo con Pierre Loüys

fotografie e disegni, è una sua mostra 

presentata all´Archimede di Roma con una nota di Riccardo Reim. Alla Photogrammatica di Roma presenta le sue fotografie "per la trilogia del corpo".

Nell´estate 1996, per la Settimana Pirandelliana ad Agrigento, mette in scena, per la sua regia, la Sagra del Signore della nave. Nell´anno successivo, nella stessa città, alla Cappella Chiaramontana di San Francesco, Benedetto raccoglie diversi suoi studi sulla Divina Commedia in una mostra intitolata: Io non Enea, io non Paulo sono, presentata  da Giovanni Bonanno.

Realizza inoltre, per la popolazione di Licata, la scultura Il frate di Pietrelcina e il murales La Marcia degli angeli (come denuncia contro la violenza ai bambini) a Campobello di Mazara (Trapani).

Nel 1998, per il Teatro Sottosopra di Roma, crea un´altra opera di Teatro negli Appartamenti: Le stanze di Faust e viene segnalato per il premio Ubu con la seguente motivazione: "Silvio Benedetto, direttore del teatro negli appartamenti, per la singolarità dell'esperienza che regge all'usura del tempo" (Moreno Cerquetelli, dal Catalogo n. 21)

Invitato d´onore alla Mostra "Raum!" alla Künstlerhaus di Vienna, espone la sua installazione Via Scialoja 6 alla Künstlerhaus e presenta una performance ispirata ancora all´opera goethiana (la stessa installazione sarà proposta a Roma all´Area Domus nell´aprile del 1999).

Per il Comune di Palma di Montechiaro, cura insieme ad Olga Macaluso e Silvia Di Blasi, il seminario Dal Macbeth di Shakespeare al Macbeth di Ionesco e dà inizio al murales La Processione. Sombras è una raccolta di disegni su Tina Modotti, presentata da Claude Moliterni, per il Teatro 20º secolo di Roma.

Un´altra trilogia (La presa delle terre, La miniera, La semina) viene da lui realizzata per l´Auditorio del Centro Polivalente - dove dipinge inoltre Micro-macrocosmo nell´intera balconata circolare della torre dell´Osservatorio - a Campobello di Licata denominata ormai "Città della creatività". Qui è attualmente impegnato, sempre con la collaborazione di Olga Macaluso nelle realizzazioni figurative e di Silvia Di Blasi nelle policromie geometriche, nella ultimazione della Valle delle pietre dipinte; nella progettazione delle porte in bronzo per il Municipio sul tema dell´Odissea; nella realizzazione di grandi pannelli in ceramica (con la collaborazione di Pino Concialdi) sul tema dell´Iliade. A Riomaggiore viene inaugurato il suo murales "Il parco dell'uomo tra mito e realtà" realizzato sulla facciata del Palazzo Municipale. Nella stessa città, al Castello, presenta i suoi disegni danteschi e a Manarola, al circolo Curiel, i suoi disegni sul Messico. A Marino (Lazio), al Palazzo Colonna, presenta disegni e foto per La Valle delle Pietre Dipinte, a cura del Comune. Nella piazza principale della stessa città, proveniente da Mantova, Rovigo, Milano e Verona, si espone la sua "La Pietra che viaggia" suscitando grande polemica.

 L´Assessorato ai Beni Culturali Ambientali e alla pubblica Istruzione della Regione Siciliana ha recentemente promosso l´iniziativa di allestire una grande Mostra Antologica dell´artista affidandone la realizzazione alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell´Università di Palermo e della quale Giorgio Di Genova è il curatore.

Sempre per il Teatro negli Appartamenti (forma teatrale molto singolare che Benedetto crea e porta con molto succeso in Italia dalla fine degli anni 70`), nell´aprile del 1999 presenta Prenotazione per l´Inferno (da Dante a Goethe), lo Specchio di Mefistofele, Le Stanze di Faust (da Goethe a Lorca e Borges).
Nel 2000 realizza una edizione commemorativa del Festival di Teatro nelle Cinque Terre e, sempre per il Teatro negli Appartamenti, presenta Faust, l'ultima porta. Di imminente pubblicazione, la sua raccolta  di poesie Conflitto di luglio, il suo romanzo "fantastico" Portfolio, e i suoi racconti dal titolo Tango Ligure.  

con Olga, Silvia e Riccardo

con Olga, Silvia e Riccardo
Castello di Riomaggiore

Nel 2001, insieme ad Olga Macaluso e a Silvia Di Blasi realizza, all'Arsenale Marittimo Militare di La Spezia, il murales Tradizione Tecnologia Arte e diverse sculture-assemblage nonchè una performance nell'ambito della Smart.


Su di lui in Italia, hanno scritto tra tanti: Luigi Carluccio, 
Emilio Garroni, Renato Guttuso, Rita Cirio, Antonello Trombadori, Leonardo Benevolo, Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Marisa Volpi,
Dario Micacchi, Antonio Del Guercio, Elio Mercuri, Antonio Collisani, Franco Arcangeli, Duilio Morosini, Giacomo Carioti, Andrea Emiliani, Giuseppe Marchiori, Fabrizio Zampa, Nico Garrone, Franco Grasso, Franco Cordelli, Lauretta Colonelli, Marco Palladini, Piero Longo,
Gianpiero Castellotti,  Renato Tomasino, Claude Moliterni, 
Umberto Silva,
Italo Moscati, Umberto Silva, Angelo Ceccarelli, 
Calogero Gueli,  Ferruccio Battolini, Giovanni Bonanno, 
Salvatore Rizzo, Ghigo De Chiara, Dino Ales, Peter Russel, Nico Garrone, Andrea Ciullo, Tommaso Chiaretti, Rita Sala, Eduardo Castro, Guido Valdini, Delia Parrinello, Andres Castellana
,
Jean Pierre Thibauda
, Sarà Patera, Giorgio Serafini, Matthieu Galeyarmelle Heliot, Giorgio Prosperi, Umberto Artioli, Angelo Maria Ripellino, Michele Perriera, Riccardo Reim, Dacia Maraini, 
Antonio Buttitta, Maurizio Calvesi, Andres Neumann, Andrea Luparia, Bruno Lavagnini, Mario De Micheli, Dario Capellini, Aristide Rollandi, Corrado Maltese,  Leonardo Sciascia.

© SILVIO BENEDETTO by SIAE 2006 testo e foto

 

italiano

italiano castigliano francese - in preparazione inglese - in preparazione

 

 

 

 

 

 

 

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