Può un oggetto industriale trasformarsi in un'opera d'arte?
Può un oggetto industriale trasformarsi
in un'opera d'arte? A parere del maestro Silvio Benedetto sì.
Non solo è possibile ma è anche facile
(per lui). Prende una manciata di trucioli arricciati, di colore ramato
a causa del surriscaldamento dovuto al taglio dell'utensile (attenzione
Silvio, sono taglienti come rasoi), e li mette sulla testa di un busto
femminile di bronzo. Et voilà! Ecco l'Idra. Incredibile ma vero sembra
l'Idra sul serio! Nel gruppetto di operai che guarda un pò fra lo
scettico e l'incuriosito nascono i commenti; chi è d'accordo sulla
versione classica, chi ci vede Fiorella Mannoia; nessuno può rimanere
inerte di fronte alla trasfor- mazione.
Forme di legno, modelli di fonderia
ammucchiati alla rinfusa in attesa di essere distrutti, boe sferiche di
acciaio del peso di molte tonnellate, un crogiuolo, un'elica
in disuso; tutto diventa materia prima creativa nelle mani di un
artista.
Chi l'avrebbe mai sospettato?
Quante potenziali opere d'arte abbiamo veduto come rottame nel corso
degli anni?
Quante fatiche dell'uomo sono andate
perdute perché non abbiamo potuto o saputo valorizzarle? La
consapevolezza è il primo passo della conoscenza e oggi abbiamo fatto
questo passo che ormai coinvolge non solo il maestro, ma anche gli
operai dell'arsenale che lo seguono e lo aiutano nella fase
realizzativa. Oltre venti opere scultoree e un grande murales sono il
contributo di Benedetto che andranno ad arricchire ulteriormente il
patrimonio artistico dell'Arsenale della Spezia, che con i suoi
bastimenti a vela, è stato parzialmente aperto al pubblico quale
naturale estensione del museo tecnico navale.
Amm.
DINO NASCETTI
Direttore Arsenale M.M. La Spezia